Il presidente Broglio commenta l'elezione al soglio pontificio del cardinale Prevost. «Sia un pastore vigile e saggio, capace di confermarci nella fede e riempire il mondo con la speranza del Vangelo»

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«In comunione con i cattolici di tutto il mondo, i vescovi degli Stati Uniti elevano preghiere di ringraziamento per l’elezione di Sua Santità Papa Leone XIV». Il presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) Timothy Broglio commenta con queste parole l’elezione del cardinale Robert Francis Prevost come 267° Papa. «Nella mia vita – riflette -, la Chiesa è benedetta da una serie di Papi, ciascuno unico e preparato per il proprio momento storico, ma tutti uniti nella missione di proclamare l’eterna verità del Vangelo».

Nelle parole di Broglio, la soddisfazione per l’ampia esperienza internazionale del nuovo pontefice, che è stato studente e superiore a Roma, vescovo in Perù e prefetto del dicastero per i Vescovi. «Certamente – aggiunge -, siamo lieti che un figlio di questa nazione sia stato scelto dai cardinali, ma riconosciamo che ora appartiene a tutti i cattolici e a tutte le persone di buona volontà». Sottolineando quindi l’importanza delle prime parole di Leone XIV, che indicano «un cammino di pace, unità e attività missionaria», ne affida il pontificato alla guida dello Spirito Santo, auspicando che il nuovo Papa, «successore di san Pietro, goda di serenità nel suo ministero e sia un pastore vigile e saggio, capace di confermarci nella fede e di riempire il mondo con la speranza ispirata dal Vangelo di Gesù Cristo».

9 maggio 2025

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