In 40 incontri, coinvolti 360 pazienti del Servizio psichiatrico di diagnosti e cura del San Filippo Neri. Arteterapia, musica, pittura: tanti laboratori, per «andare oltre la diversità»

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Da una parte la terapia sanitaria, dall’altra un concreto ed efficace processo di integrazione sociale e relazionale. Sono gli ingredienti del progetto della Fondazione Don Luigi Di Liegro, portato avanti con i pazienti del Servizio psichiatrico di diagnosti e cura dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma. 360, complessivamente, quelli che dal gennaio sono stati coinvolti negli oltre 40 incontri organizzati, tra laboratori di arteterapia, musica, pittura e molto altro ancora, condotti da professionisti di arte terapia e volontari, esperti in salute mentale, della Fondazione: il 63% degli utenti, dei quali il 40% capace di interagire mostrando il totale gradimento verso le iniziative che li hanno visti protagonisti.

Nelle parole di Luigina Di Liegro, segretaria della Fondazione, si è trattato di «un impegno dal chiaro valore sociale mirato a sostenere le abilità relazionali e di efficacia personale, rispettando la condizione di fragilità dei partecipanti e valorizzandone le risorse». Un progetto condiviso con la diocesi di Roma e supportato attraverso i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, «che da anni si avvale dell’impegno dei nostri professionisti esperti e volontari formati che guidano i pazienti, in gran parte giovani, con sintomi psichiatrici acuti nell’ambito di laboratori artistici e spazi creativi capaci di essere accoglienti e protettivi nel percorso di socializzazione».

I risultati si vedono: «L’80% dei partecipanti resta impegnato per tutta la durata del laboratorio – riferisce Di Liegro -. Il tutto nell’ambito di attività che intendono abbattere l’isolamento di utenti dalla particolare fragilità aiutandoli, insieme alle loro famiglie, a vivere meglio una situazione di per sé complessa. I risultati registrati dal progetto nei primi mesi di quest’anno – prosegue –  confermano il valore dell’idea di una cura che vada oltre gli steccati del trattamento farmacologico e sanitario di queste patologie. Il nostro impegno è votato prima di tutto al reinserimento sociale e poi ad abbattere pregiudizi e stigma della salute mentale».

Per padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Roma, «i laboratori della Fondazione Di Liegro rappresentano il momento e il luogo ideali dove trova alloggio la capacità di andare oltre le avversità, soprattutto nel caso del disagio mentale. Sono l’occasione dove il concetto di resistenza lascia spazio alla voglia e al bisogno di riprendersi, andare oltre il problema definendo così nuove condizioni per stringere forte in mano la propria vita».

13 maggio 2025

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