Sabato 31 Maggio 2025 09:05
Il presepe di conchiglie nell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Procida
Il presepe di conchiglie nell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Procida
In cima al borgo medievale di Terra Murata a Procida, tra le navate dell’Abbazia di San Michele Arcangelo che profumano d’incenso e di salsedine, riposa un presepe molto particolare. Non fatto di sughero o terracotta, ma nato dal respiro del mare: conchiglie, pietre, legnetti, e frammenti d’acqua salmastra si sono trasformati in miracolo artistico grazie […]
Il presepe di conchiglie nell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Procida
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Il presepe di conchiglie nell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Procida
In cima al borgo medievale di Terra Murata a Procida, tra le navate dell’Abbazia di San Michele Arcangelo che profumano d’incenso e di salsedine, riposa un presepe molto particolare. Non fatto di sughero o terracotta, ma nato dal respiro del mare: conchiglie, pietre, legnetti, e frammenti d’acqua salmastra si sono trasformati in miracolo artistico grazie alle mani di Laura, un’artigiana dell’anima e del tempo.
![Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2025/05/IMG_1295.jpg)
Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]Laura Scotto di Vettimo è nata a Procida nel 1968, e da allora non ha mai lasciato la sua isola. Mamma di due figli, è stata catechista e volontaria nella parrocchia della SS. Annunziata, punto d’incontro e di gioco per tante ragazze e ragazzi procidani, grazie anche al carisma di don Michele Del Prete. Fu proprio lui, alcuni anni fa ad avere un’idea: ogni Natale, un presepe diverso da collocare sugli altari della chiesa della Madonna della Libera, ogni volta con un tema nuovo: un mestiere, un materiale, un luogo d’Italia. Ma nel 2010, il tema era “a piacere”.

Foto: Cortesia Anna Vettimo
Per Laura, quell’invito fu come un richiamo antico. Da sempre raccoglie conchiglie, pietre levigate e legni smussati dal mare. Li custodisce come tesori, ognuno con una storia. Quell’anno sentì che era arrivato il momento. Le lasciarono spazio: avrebbe esposto da sola. Aveva il materiale, aveva la visione.
Nacque così il presepe di conchiglie. Un lavoro paziente, costruito su uno sfondo di legno nella chiesa della Madonna della Libera. Case in cartone e colla, ricoperte di pietruzze; architetture a volta, in perfetto stile procidano. Le conchiglie diventavano volti, corpi, gesti. Alcune, trovate per caso, avevano già la forma di un personaggio. I Re Magi, ad esempio, erano realizzati con piccole bottigliette di aperitivi per il corpo, un riccio, svuotato e colorato, era perfetto per simulare un turbante.
![Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2025/05/IMG_1302.jpg)
Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]Gli alberi? Rametti trovati in casa. I ricci, non solo marini ma anche di castagna, raccolti e seccati con cura, poi spruzzati di colore acrilico. Ma le conchiglie già raccolte non erano sufficienti e Laura ci racconta di un novembre in cui, con indosso il mutino, accompagnata dal marito, aveva raccolto conchiglie sul fondo marino di Casamicciola, a Ischia. A volte le chiedeva anche ai ristoratori dell’isola, che gliele mettevano da parte anziché gettarle via.
![Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2025/05/IMG_1304.jpg)
Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]Quando, a primavera, arrivò il momento di smontare i presepi, Monsignor Michele non ebbe cuore di distruggere l’opera. Così cominciò il pellegrinaggio sacro del presepe: prima spostato in un’altra cappella della stessa chiesa, poi, anni dopo, rimodellato, ricostruito, venne trasferito ancora. Il destino del presepe sembrava rispecchiare quello dei pastori di Betlemme: sempre in viaggio, sempre in cerca di una dimora.
![Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2025/05/IMG_1314.jpg)
Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]Fu infine accolto nell’Abbazia di San Michele Arcangelo, dove oggi è custodito. È come se fosse stato costruito tre volte, come tre atti di un’unica fede. Il trasferimento non fu semplice: fragilissimo, venne trasportato con la cura riservata alle reliquie, caricato su un grande camion, maneggiato come si fa con le uova.
![Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2025/05/IMG_1310.jpg)
Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]E lì, tra le colonne dell’Abbazia, il presepe ha trovato finalmente pace. Non era il primo presepe di conchiglie creato da Laura — altri, più piccoli, le avevano valso premi in mostre presepiali — ma questo è diverso. È la somma di tutte le sue raccolte, delle sue passeggiate solitarie sulla spiaggia, del suo amore per l’isola e per il creato.
![Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2025/05/IMG_1313.jpg)
Foto: Maria Teresa Natale [CC BY NC ND]Chi lo osserva oggi, tra l’odore della pietra antica e il silenzio del sacro, non può fare a meno di immaginare Laura, curva tra legni e conchiglie, col suo mondo di mare tra le mani, intenta a dare forma all’invisibile. Un piccolo miracolo di fede, pazienza, poesia e creatività.
E per gli appassionati delle conchiglie, un invito a riconoscere mitili, vongole, telline, ostriche, cappesante, lumachine, patelle, murici…
[Maria Teresa Natale]
Il presepe di conchiglie nell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Procida