Lunedì 2 Giugno 2025 21:06
Tabacco, cresce la dipendenza dei giovanissimi dal policonsumo
Aumentano i rischi per la salute, malgrado l’industria rassicuri i consumatori di prodotti come bustine alla nicotina e sigarette elettroniche -
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“I nuovi prodotti che in questi anni hanno affiancato o sostituito le sigarette tradizionali, stanno facendo aumentare i consumatori tra i più giovani, con quasi il 40% degli studenti delle superiori che ne fa uso, e hanno di fatto annullato il trend in discesa che si vedeva nei fumatori adulti”. E’ quanto emerge dai dati diffusi nel corso di un convegno dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in occasione del No Tabacco Day che si è celebrata il 31 maggio.
Il cosiddetto ‘policonsumo’, sottolineano gli esperti, riguarda infatti la grande maggioranza dei 14-17enni che fumano e una quota sempre maggiore di adulti, con rischi crescenti per la salute.
“L’uso composito dei prodotti da fumo rappresenta una sfida complessa per la salute pubblica, – ha affermato il presidente dell’Iss Rocco Bellantone – perché non si può escludere che l’uso composito di sigarette tradizionali e dispositivi elettronici, con o senza nicotina, si traduca in un aumento del rischio per la salute”. Rischi per la salute che sussistono, malgrado l’industria del tabacco si impegni a rassicurare i consumatori che prodotti come bustine alla nicotina e sigarette elettroniche possono ridurre il rischio e indurre ad un minore consumo di tabacco. Strategie di marketing che più che agli adulti, si rivolgono deliberatamente ai giovani con l’intenzione di creare nuovi dipendenti dalla nicotina.
Secondo due ricerche che hanno coinvolto oltre 8mila giovani tra gli 11 e i 17 anni, coordinate dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss, su un campione rappresentativo di 3441 studenti delle scuole medie e 4861 delle scuole superiori, “fumano o svapano (sigarette elettroniche) il 7,5% (oltre 240.000 ragazzi/ragazze) degli studenti italiani tra gli 11 e i 13 anni: questa percentuale sale al 37,4% tra gli studenti di 14-17 anni (circa 865.000 ragazzi e ragazze). In particolare, hanno fatto uso negli ultimi 30 giorni di un prodotto tra sigarette tradizionali, prodotti a tabacco riscaldato e sigarette elettroniche prevalentemente più ragazzi rispetto alle ragazze tra gli studenti delle scuole medie (M 7,6% vs F 6,9%), mentre nelle scuole superiori sono state le ragazze a consumare di più rispetto ai ragazzi (M 32,2% vs F 42,1%)”.
Il fenomeno del policonsumo, l’utilizzo combinato di più prodotti, secondo l’Iss è quasi raddoppiato in entrambe le fasce di età: se nel 2022 era pari al 26,0% tra gli 11-13enni e al 38,7% tra i 14-17enni, nel 2025 questa percentuale è pari al 45,5% tra gli studenti delle scuole medie e al 70,7% tra quelli delle superiori.
Tra i prodotti sperimentati dagli studenti italiani ci sono anche le bustine contenenti nicotina che sono state provate dal’8,2% degli studenti tra i 14 e i 17 anni, un dato in forte aumento rispetto a quanto registrato nel 2024 che era pari al 3,8%. Tra gli studenti che hanno utilizzato un prodotto contenente tabacco o nicotina nel mese antecedente la rilevazione, preoccupante è il dato relativo a coloro che lo hanno fatto per più di 20 giorni: tra gli studenti 11-13enni il 9,0% ha consumato la sigaretta tradizionale, il 9,7% un prodotto a tabacco riscaldato, il 16,0% la sigaretta elettronica. Percentuali che aumentano sensibilmente nei ragazzi più grandi. Il prodotto viene utilizzato prevalentemente con liquidi contenenti nicotina (65,5% degli 11-13enni e 86,8% dei 14-17enni).
Per quanto riguarda i canali di acquisto delle sigarette tradizionali, del tabacco riscaldato e delle sigarette elettroniche, le indagini hanno messo in evidenza come i ragazzi più giovani (11-13 anni) se le facciano offrire o comprare dagli amici, mentre i ragazzi più grandi tendono anche ad acquistarli personalmente dal bar/tabaccaio. Nonostante il divieto di vendita ai minori alcuni studenti dichiarano di acquistare i prodotti consumati senza il rifiuto da parte del rivenditore: le percentuali più alte si registrano per l’acquisto della sigaretta elettronica (il 62,6% degli 11-13enni e il 58 0% dei 14-17enni non ha ricevuto un rifiuto all’acquisto da parte del rivenditore.
Circa un ragazzo su cinque tra gli 11 e i 13 anni dichiara che i propri genitori sono a conoscenza del fatto che fumi/svapi: questa percentuale sale a quasi uno studente su due tra i ragazzi di 14-17 anni. La scuola rimane ancora un ambiente in cui i ragazzi vedono altri studenti/professori o altro personale della scuola fumare o svapare e questo è molto più frequente soprattutto tra i ragazzi delle scuole superiori (80% dichiara di aver visto tutti i giorni/quasi tutti i giorni fumare/svapare).
“I risultati delle ricerche che abbiamo realizzato ci danno la misura della precocità dei comportamenti di sperimentazione da parte dei preadolescenti e della criticità del passaggio tra la scuola media e la scuola superiore, a conferma dell’importanza degli interventi di prevenzione destinati a queste fasce d’età” sottolinea Simona Pichini, che dirige il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss.
Per quanto riguarda gli adulti emerge che un italiano su 4 è fumatore abituale, cifre che non sono variate negli ultimi anni, ma che nascondono una criticità. Infatti a fronte di una tendenza di una lenta riduzione dei fumatori della sigaretta tradizionale, si registra un aumento dell’uso della sigaretta elettronica per lo più contenente nicotina e dei dispositivi a tabacco riscaldato, sia tra i fumatori che così si abituano al poliuso dei prodotti del tabacco, sia tra i “non fumatori” o “ex fumatori” che pur non essendo mai stati (o essendo stati in passato) esposti ai danni del fumo di sigaretta si espongono oggi ai rischi legati all’inalazione delle sostanze utilizzate nelle sigarette elettroniche, ai rischi residuali della combustione del tabacco (comunque presente nelle HTP) e alla dipendenza da nicotina. (Rita Lena)