Lunedì 1 Dicembre 2025 15:12
“Gloria et Convivium – L’Anno Santo di Bonifacio VIII”: l’evento ad Anagni
Ci sono eventi che non si limitano a commemorare la storia: la rievocano, la fanno risuonare, le restituiscono luce. I […]
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Ci sono eventi che non si limitano a commemorare la storia: la rievocano, la fanno risuonare, le restituiscono luce.
Il 6 e 7 dicembre 2025,
Anagni
– la Città dei Papi – tornerà simbolicamente a vestirsi dei suoi secoli d’oro grazie a “Gloria et Convivium – L’Anno Santo di Bonifacio VIII”, un viaggio culturale ed eno-gastronomico ideato dalla volitiva ed eclettica Giovanna Elettra Livreri, avvocato, gourmet e presidente del Bailliage Regionale Toscana Francigena della Chaîne des Rôtisseurs e dalla sua Vice Chargé des Missions D.ssa Manuela Fraioli, donna autenticamente vocata al rilancio del territorio del basso lazio.Non una semplice celebrazione, ma un rito contemporaneo che rimette al centro il valore del Convivio come strumento di cultura, missione fondativa della più antica confraternita enogastronomica al mondo: nata nel 1248 per volontà del Re Santo Luigi IX di Francia, canonizzato proprio da Bonifacio VIII nel 1297. Un intreccio sorprendente, quasi una profezia, che oggi torna a vibrare nel cuore del Lazio.
Chaine des Rôtisseurs: custodi della memoria del piatto
La Chaîne, oggi presente in oltre 80 paesi, porta con sé un’eredità rara: difendere la storicità del piatto, custodire la memoria del gusto, riportare alla luce ricette, ingredienti, riti e scenografie del passato. Non è solo enogastronomia: è antropologia della tavola, è recupero di identità. E quale luogo più adatto di Anagni – città di papi, crocevia della Via Francigena, teatro di poteri, pellegrinaggi e banchetti solenni – per intrecciare nuovamente spiritualità e cucina? La scelta non è casuale: Bonifacio VIII, fine conoscitore della convivialità, vedeva nella tavola un luogo di elevazione e diplomazia. Amava l’oca – simbolo del Palazzo Caetani ma anche emblema della Chaîne – e nei suoi banchetti papi, sovrani e ambasciatori trovavano il linguaggio universale della pace e della cultura. Nel gesto del condividere, l’atto diviene memoria.
Musica sacra e parola: Anagni come palcoscenico spirituale
Il programma dell’evento, che ha ricevuto il patrocinio della Chaine des Rôtisseurs Italia, presieduta dal Dr. Roberto Zanghi, e dal Comune di Anagni, rappresentato dal Sindaco Avv. Daniele Natalia, si apre nella Cattedrale di Anagni, dove il Coro Polifonico diretto dal M° Luigi Ginesti guiderà il pubblico in un viaggio sonoro tra Medioevo e Rinascimento. Il suono del Jobel come richiamo sacro, gli inni mariani, Hildegard von Bingen, la polifonia di Palestrina: un’intera architettura di armonie pensata per riconnettere l’ascoltatore a una dimensione di bellezza spirituale.
Segue il Convegno storico nella Sala della Ragione, cuore civico della città medievale. Gli interventi degli studiosi Lorenzo Proscio, Carlo Vompi e Giuseppe Nocca offriranno un quadro vivo del primo Giubileo del 1300 e del ruolo urbanistico e politico di Anagni, vera capitale morale del Medioevo europeo.
Segue il Convegno storico nella Sala della Ragione, cuore civico della città medievale. Gli interventi degli studiosi Lorenzo Proscio, Carlo Vompi e Giuseppe Nocca offriranno un quadro vivo del primo Giubileo del 1300 e del ruolo urbanistico e politico di Anagni, vera capitale morale del Medioevo europeo.
Il Gran Banchetto: quando la storia torna nel piatto
Ed è proprio a partire da questa base storica che la Chaîne des Rôtisseurs costruisce il suo capolavoro: il Gran Banchetto alla Corte di Bonifacio VIII, nella Sala della Ragione. Una cena-evento unica, filologica e sensoriale. Il menù è un atto d’amore verso i manoscritti del XIII secolo: Liber de Coquina, Liber de Ferculis, ricettari ecclesiastici e cortigiani, oltre alle iconografie del Palazzo Papale. La tavola diventa un libro vivente: ogni piatto è un frammento di storia, riportato alla luce con cura filologica ma con sensibilità contemporanea. Sapientemente elaborato dallo Chef Valter Fargnoli e la brigata del Catering “Il Girasole di Anagni”, già organizzatore del vertice G7 di Anagni, sotto la regia della consigliera gastronomica del Bailliage: M.me Silvia Biagioni . Dall’“Oro di Anagni”, un caprino allo zafferano su cialda di farro, all’“Uovo Benedetto” marinato con spezie e tartufo; dal “Grano della Terra Santa”, tacconi di farro con selvaggina, al “Pasticcio d’Oca” – omaggio diretto al gusto del Pontefice – fino al sontuoso “Agnus et Dei”, l’intero percorso appare come un dialogo tra la mensa papale e le radici agricole della Ciociaria medievale.
A rendere perfetta questa evocazione sono i produttori selezionati: il tartufo di Lord Truffle, i vini della storica Cantina Coletti Conti, custode di una tradizione familiare che risale al XII secolo, e l’Hypoclas della Azienda Sarandrea, liquore dal passato medico-rinascimentale, riportato alla vita grazie alla ricerca filologica.
Storia, sapori, identità: il vero senso del Convivio
Questo evento non è solo una rievocazione: è una dichiarazione. La Chaîne des Rôtisseurs riafferma la sua missione: custodire la memoria gastronomica del medioevo, ridare voce ai piatti, agli aromi, alle tecniche che hanno costruito l’immaginario della nostra cultura a tavola. Anagni diventa così il luogo perfetto per un rito collettivo in cui storia e gusto si intrecciano, in cui la ricerca culturale incontra l’arte della cucina.
Nell’Anno Santo 2025 – che idealmente riecheggia il primo Giubileo del 1300 istituito dal papa Bonifacio VIII, – il Bailliage Toscana Francigena offre un dono alla città, alla Chiesa, alla memoria comune: un Convivio che non riproduce, ma restituisce. Restituisce un mondo, una luce, un modo di stare insieme che il tempo aveva sopito ma che la Chaîne riporta a splendere. Perché il cibo, quando è cultura, è sempre un atto di memoria. Vive la Chaine!!!
Foto di repertorio
