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Ostia Scavi

Via degli Scavi - 00119 Rome β€·
Ostia Antica [Z.XXXV]
Ostia Antica [13E]

Gli scavi, per riportare alla luce l'antica OSTIA, furono iniziati da Carlo Fea per incarico di Pio VII,
salito al soglio pontificio nel 1800; ma la vera ricerca archeologica ebbe però inizio sotto il papato di Pio IX nel 1855,
che ne affidò la direzione a Pietro Ercole e Carlo Ludovico Visconti.
Da allora sono proseguiti sistematicamente, soprattutto nel ventesimo secolo, portando alla luce circa i tre
quarti dei 69 ettari della città, rinchiusa tra le mura sillane e l'antico percorso del Tevere.

Secondo una leggenda Anco Marzio, quarto Re di Roma tra il 640 ed il 614 a.C., volle liberare tutta la pianura che
divideva Roma dal Mare e distrusse le città di Ficana, Politorium e Telenne e quindi, per assicurare alla Città
"l'ostium" (bocca del fime), vi costruì la Colonia di Ostia.

Questa leggenda, secondo alcuni storici, sembrerebbe avvalorata dal ritrovamento di un santuario risalente al
periodo regio; altri la ritengono infondata, sostenendo che il santuario esistesse prima della fondazione di Ostia,
e fanno risalire la fondazione di Ostia al quarto secolo avanti Cristo, quando nel 338, dopo la presa di Anzio,
fu fondato il "Castrum" a circa 400 metri dal Tevere; una terza teoria sostiene che le parte più antica di Ostia,
quella del periodo regio, sia ancora da scavare.

Il recente ritrovamento di due necropoli latine riferibili a Politorium e Ficana potrebbero avvalorare la leggenda,
poiché i materiali ritrovati sono archeologicamente databili all'epoca di Anco Marzio.

L'insediamento si sviluppò con gli interventi prima di Claudio e Traiano e poi di Adriano, che la ristrutturò
dal punto di vista urbanistico; Ostia divenne così un porto di rilevante importanza commerciale, per i suoi
rapporti con tutto l'Occidente, e punto centrale per i rifornimenti di Roma, e il suo retroterra si sviluppò
al punto che Costantino ritenne opportuno darle una sua autonomia amministrativa definendo "Portus Romae" il ù
complesso urbanistico che comprendeva una popolazione di 100 mila abitanti su una superficie di 100 ettari.

Le incursioni dei barbari e l'inizio della decadenza di Roma, portarono allo spopolamento di Ostia con il lento
ma progressivo decadimento degli edifici e dopo la loro distruzione iniziò l'interramento con la totale scomparsa
della città.

Il materiale archeologico venuto alla luce durante gli scavi è conservato nel
Museo
e nell'Antiquarium, e può essere ammirato durante una visita agli scavi.

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