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Stazione Termini

Piazza dei Cinquecento - 00185 Rome

La Stazione Centrale delle Ferrovie, o stazione Termini, deriva il suo nome dalla cisterna che alimentava le
vicine Terme di Diocleziano, detta "botte di termini".

La costruzione, che ha sostituito l'ottecentesco edificio barocco, fu iniziata nel 1937, su progetto
dell'arch. Mazzoni Del Grande, a cui si devono le parti laterali.

Voluta, nel periodo anteguerra, per essere inaugurata in occasione dell'Esposizione Universale del 1942, oggi
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, quale degno accesso alla Città per il turista che vi giunge in treno, fu sospesa durante il conflitto, ed
ultimata nel 1950 con il grandioso edificio di testata progetto degli architetti Montuori, Vitellozzi, Castellazzi e
Fatigati, nonché degli ingegneri Leo e Achille Pintonello, con la realizzazione della grande pensilina con
aggetto ondulato, detta "dinosauro". La decorazione del frontale è di A.Tot.

Oggi completamente ristrutturata e modernizata sia esteticamente che tecnologicamente, felice esempio di
architettura moderna e funzionalità, può a ragione essere considerata non solo il maggior nodo di trasporto e di
scambio della Capitale, ma una delle più importanti stazioni europee.

I suoi enormi sotterranei, che degnamente attrezzati contengono una varietà di attività commerciali, la rendono
un polo di servizi utili per viaggiatori e cittadini, punto di incontro per shopping, cultura e arte; inoltre
offre un attrezzatissimo poliambulatorio, centro diagnostico specialistico nel cuore di Roma.

Nella Stazione vi si incrociano le due Metropolitane A e B ed all'esterno sulla Piazza dei Cinquecento trovano
il loro capolinea o transitano una grande quantità di mezzi pubblici per far si che possa essere raggiunto
qualsiasi punto della città.

All'esterno della Stazione, sulla destra, ci si imbatte subito nel ricordo dell'antica Roma, dove sono conservati
i resti delle cosiddette Mura Serviane, attribuite al VI secolo a.C., sotto il regno di Servio Tullio, ma
in realtà costruite dopo l'invasione Gallica del 390 a.C.

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