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La bestia raggionevole

Trilussa

Arrivato a lo svorto d'un palazzo
er povero imbriaco inciampicò,
capolitombolò
e rimase così, come un pupazzo.
Zulù, Zulù, perché me lasci solo?
ciangottò l'intoppato ar cagnolino
accucciato de dietro a un muricciolo -
Perché te sei nascosto? A bon bisogno
nun te ricordi più che so' er padrone...-
Er Cane disse subbito: - Hai raggione,
ma a di' la verità me ne vergogno!

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