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Sabato 21 Settembre 2024 17:09

Ferrovie Regionali: serve una forte identità visiva per i treni dell’anello ferroviario

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Sebbene nel resto d’Europa le ferrovie urbane siano sempre più utilizzate come metropolitane, pur mantenendo un carattere di ampia gittata sull’area provinciale, a Roma e – in generale – in Italia questa tipologia di servizi stenta a decollare a causa di un approccio antiquato alla materia.


Se da una parte a Parigi si fa avanti la RER e il progetto Grand Paris Express, a Londra la rete Overground avrà presto una definizione per linee alla stregua dell’Underground e a Berlino le S-Bahn sono una realtà ben affermata, in Italia l’unico esempio riuscito di brand identity delle ferrovie suburbane è rappresentato dal passante di Milano con le sue linee S.


Nelle altre città italiane, come Torino, Genova, Napoli e anche Roma, le linee - pur identificate con un acronimo - sono di fatto dei treni regionali che transitano per i nodi urbani senza che vi sia una forte identità visiva (brand identity) e un adeguato way-finding per riconoscere “a colpo d’occhio” i servizi, i binari e le destinazioni. L’unica esperienza che si sta provando a portare ad un livello superiore è attualmente quella di Bologna,
con la linea 1 del servizio ferroviario metropolitano (SFM) che dal 9 giugno scorso è divenuta passante
.

A Roma le ferrovie suburbane sono state istituite nel corso degli anni ’90, parallelamente alla creazione del sistema tariffario integrato Metrebus. Attualmente esiste un solo servizio di tipo puramente “passante” (che non fa capolinea a Roma) ovvero la FL1 (Orte-Fiumicino Aeroporto) e due linee attestate sul nodo di Roma ma con servizio urbano a valenza di passante, la FL3 (Roma-Cesano-Viterbo) e la FL5 (Roma-Civitavecchia) che fermano anche sulle altre principali stazioni della rete.

Gli altri collegamenti sono di tipo radiale e svolgono un ruolo di semplice adduzione presso il nodo di Roma: parliamo della FL2 (Roma-Guidonia-Tivoli), della FL4 (Roma-Ciampino-Castelli), della FL6 (Roma-Cassino), della FL7 (Roma-Latina-Formia) e della FL8 (Roma-Nettuno). Per questi servizi radiali
bisognerà attendere la chiusura dell’Anello Ferroviario
affinché possano assumere una valenza anche per la rete urbana di Roma. Discorso a parte va fatto per il Leonardo Express, dal forte valore turistico, che già gode in parte di una "brandizzazione" dei convogli utilizzati.


Nel corso degli anni i binari delle principali stazioni della Capitale sono stati “specializzati”,
come illustrato nella nostra guida
, per rendere la gestione del traffico ferroviario più fluida. Questa misura ha anche il beneficio di consentire ai pendolari di individuare più facilmente i binari dove prendere i treni.


Ciò che manca, dunque, è l’ideazione di un sistema di brand identity e way-finding che consenta anche agli utilizzatori occasionali di individuare in maniera altrettanto celere i binari presso i quali transitano i treni di determinati servizi del nodo urbano.

Nel concreto parliamo di un sistema di indicazioni, visive, sonore e tattili che venga installato presso tutte le stazioni interessate per riconoscere con facilità i treni dei servizi FL. In questa fase i convogli regionali non sarebbero interessati da cambi di livrea, per evitare di dover vincolare l’uso dei treni solo su determinate tratte come accade per il Leonardo Express.

Tali indicazioni dovrebbero essere prioritariamente installate presso le stazioni, con modalità decisamente più incisive rispetto agli attuali stencil sparpagliati agli accessi delle banchine, anche con veri e propri percorsi rappresentati da linee di colore coerente con il servizio FL indicato.


Un altro aspetto importante riguarda anche la nomenclatura delle corse, oggi numerate alla stregua di tutti gli altri servizi ferroviari e senza possibilità di riconoscere facilmente i treni urbani. Queste corse dovrebbero assumere il nome “FL” progressivo, oppure essere ribattezzate "S" come nella realtà milanese: nel primo caso, ad esempio, il regionale R20469 per Fiumicino dovrebbe diventare il treno FL1-469, oppure ancora il R12520 per Civitavecchia dovrebbe diventare la corsa FL5-520 e via discorrendo. Nel caso del Leonardo Express la dicitura “LEO” dovrebbe precedere il numero di treno.


Capitolo a parte riguarda invece la denominazione delle stazioni e dei nodi di scambio: oltre ad una maggiore chiarezza sulle connessioni con i servizi della metropolitana e dei tram, non è possibile che vi siano casi come quello del nodo Ostiense, sul quale insistono quattro nomi differenti per altrettanti vettori di trasporto pubblico: Piramide per metro B, Ostiense per le Ferrovie, Partigiani per i bus e Porta San Paolo per la Roma-Lido.

Mediante questi semplici espedienti, si potrebbe fare un passo importante verso una vera integrazione dei servizi ferroviari suburbani esistenti a costi veramente irrisori.


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