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Basilica di San Pietro in Vaticano

Piazza di S. Pietro - 00120 Città del Vaticano

E' l'Imperatore Costantino, primo imperatore cristiano, che nell'anno 326 fece costruire nel luogo del martirio di San Pietro la Basilica dedicata all'Apostolo.

Dopo 1300 anni la Basilica cade a pezzi e Papa Nicola V, nel 1447, dice che per aumentare la "Fede" occorre appagare l'occhio e lancia l'idea di realizzare una nuova spettacolare Basilica, ma solo nel 1506 Papa Giulio II si decide a dare l'incarico al Bramante che con grande veemenza abbatte tutto riuscendo a realizzare, del suo progetto, solo 4 grandi pilastri, decisivi per i futuri progetti. I lavori dureranno 126 anni.

Nel 1546 viene chiamato a lavorarci, da Papa Paolo III, Michelangelo che ha 72 anni e che ha accettato l'incarico "per penitenza", lasciando incompiuta, alla sua morte, la cupola. Papa Urbano VIII fa accelerare i tempi, 800 operai lavorano giorno e notte e nel 1626 può consacrare la Basilica arredata ed arricchita dal suo artista preferito, il Bernini. E' il 18 novembre, lo stesso giorno in cui 13 secoli prima Costantino ha inaugurato la prima Basilica.

E' la più grande chiesa del mondo, ci si può pregare in 20 mila. Lunga 193 metri, alta 132, occupa 22mila metriquadri. Le 13 statue della facciata, alte 5,70 metri, rappresentano Gesù, Giovanni Battista e gli apostoli, escluso San Pietro.

I due orologi laterali li ha costruiti nel 1795 Giuseppe Valadier. Nell'interno 148 colonne sostengono i soffitti alti 44 metri. Le statue inserite nei quattro pilastri centrali sono enormi: 5 metri ciascuna mentre i putti che sostengono le acquasantiere sono di 2 metri. Nella chiesa, oltre il baldacchino del Bernini, che è alto come Palazzo Farnese, ci sono 29 altari e le tombe di 147 Papi. Alle pareti non ci sono pitture, ma mosaici. Oltre naturalmente marmi ed ori.

Consacrata nel 1626, la Basilica è stata continuamente arricchita ed abbellita dai vari Papi che si sono succeduti ai 19 Pontefici, da Giulio II a Urbano VIII, che durante 120 anni ne avevano direttamente seguito la costruzione. Tutto è così gigantesco e particolare che vale ancor oggi il consiglio del poeta Byron di "rompere in piccole parti la contemplazione del grande insieme".

La parte del "leone", nell'arredamento della Basilica, la fa Gianlorenzo Bernini che per 20 anni, da quando Maffeo Barberini è diventato Urbano VIII, è il suo protetto. "Se Gianlorenzo non gli rimbocca le coperte il Papa non dorme" La "cotta" di Urbano VIII per il Bernini nasce quando Paolo V affida lo scultore, ancora ragazzo, al Cardinale Barberini, perché ne curi il talento e lo protegga.

Bernini nasce a Napoli nel 1589, ha uno sguardo febbrile, un viso con belle e lunghe ciglia, è scultore, pittore, architetto, urbanista. Sia da Cardinale che da Papa, Urbano VIII è un instancabile committente e per far fronte alle richieste il Bernini lavora giorno e notte, mangia poco, dorme solo qualche ora, lavorare gli piace ed il barocco più splendido e trionfale è quasi tutto opera sua. Ogni mattina va a messa, la sera legge la Bibbia e la domenicava a pranzo dal Papa.
A 40 anni, Urbano VIII, per far tacere le malelingue, l'obbliga a sposarsi ed il Bernini obbedisce, ma senza entusiasmo. Alla morte del Papa ha 68 anni.

Nel 1647, usando per la prima volta marmi di colore diverso, una novità assoluta del tempo, il Bernini eseguì il Monumento a Urbano VIII. Fra due volute del sarcofago è rannicchiato uno scheletro che scrive il nome del Papa defunto, ai lati le statue della Giustizia. Il munumento si ispira a quello di Papa Paolo III che si trova di fronte, eretto da Giuliano Della Porta nel 1575 su disegno di Michelangelo.

Nel 1658, il Bernini, per incarico di Papa Alessandro VII, eseguì la Cattedra di San Pietro. Quattro figure di dottori della chiesa attorniano un trono librato tra le nuvole nel quale, secondo la tradizione, è conservata la cattedra lignea sulla quale sedeva San Pietro. Il trono, donato nell'875 dall'Imperatore Carlo il Calvo a Papa Giovanni VII, è simbolo dell'autorità del Pontefice. In cima alla decorazione, per la quale sono state usate 121 tonnellate di bronzo c'è raffigurato lo Spirito Santo.

Altra opera importante eseguita dal Bernini è il Baldacchino che ricopre l'altare papale, un nudo marmo rinvenuto nei Fori Imperiali, davanti al quale solo il Pontefice può dire Messa. Eretto nel 1624, sempre per Urbano VIII, raggiunge, compresa la croce, 27 metri d'altezza, sorretto da 4 colonne alte 20 metri, è fuso con il bronzo dorato che un tempo ricopriva la cupola del Pantheon, e dà l'impressione di grande leggerezza. Sotto l'altare papale vi è la tomba di San Pietro.

E' invece opera di Michelangelo La Pietà. Una delle opere più famose, la scolpì nel 1499, all'eta di 24 anni, in un solo blocco di marmo, per incarico dell'Ambasciatore francese Jean de Bilhé res il quale la voleva inserire nel Santuario dei re di Francia. E' alta 1,74 e rapprasenta Gesù morto tra le braccia della madre. Forse perché ancora uno sconosciuto, Michelangelo, per la prima ed unica volta, mette la sua firma: è incisa sulla fascia che attraversa il petto della Vergine.

Su tutto domina l'immensa cupola michelangiolesca, la più grande e maestosa opera in muratura che sia mai stata creata.

Quando Michelangelo muore nel 1564, della cupola è stato costruito solo il tamburo e Giacomo Della Porta, chiamato a completare l'opera del suo maestro, trova, tra i disegni di Michelangelo, due progetti per la cupola: uno ovale ed uno tondo. Della Porta viene assalito da un dilemma: quale cupola avrebbe realizzato il maestro? ma spinto dall'impazienza di Papa Sisto V, decide per la tonda, correggendo, con amorevole rispetto, alcuni aspetti marginali dell'originale: la fa più snella, abbassando la lanterna centrale. Nel 1589 ci lavorano giorno e notte 800 operai. Il 21 maggio 1591 è finita.
Ha il diametro di 42 metri e supera, con i suoi 136,50 metri la più alta guglia del Duomo di Milano, 108 metri. Nel tamburo ci sono 16 finestre. La lanterna è alta 17 metri. Dalla terrazza della lanterna, nei giorni limpidi, si può vedere il mare, a 30 km di distanza.

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