Tempio di Vesta e Tempio della Fortuna
Entrando in Piazza della Bocca della Verità da Via dei Cerchi ci si imbatte in una piccola "oasi" di verde, in cui trovano posto due gioielli della Roma antica, il Tempio di Vesta ed il Tempio della Fortuna Virile, completati da una bella Fontana barocca, del 1700, di Carlo Francesco Bizzaccheri, con al centro due tritoni (opera di Francesco Maratta) che sorreggono una conchiglia.
I due Tempi, pur di piccolissime dimensioni, sono degni di essere ricordati, non solo per la loro particolare bellezza architettonica, ma anche per la loro storia.
Tempio Di Vesta
Così chiamato perché molto simile al Tempio Di Vesta sito al Foro Romano.
Fu eretto alla fine del II secolo a.C. e restaurato al tempo di Tiberio.
Realizzato da blocchi di marmo bianco, è una cella cilindrica circondata da venti colonne corinzie, di cui una è mancante; è inoltre mancante la copertura originaria.
Nel medioevo fu dedicato a Santo Stefano delle Carrozze, ma poi, nel 1560, fu ritrovata nel Tevere un'immagine della Madonna che avrebbe mandato un raggio di sole: tale evento fu ritenuto un prodigio ed il Tempio dedicato a Santa Maria del Sole.
Nell'interno sono conservati due affreschi, Madonna col Bambino del XI secolo e Gesù e Santi del '400.
Tempio di Portuno
L'edificio è erroneamente detto della Fortuna Virile, e gli archeologi lo ritengono dedicato a Portunus, Dio del porto fluviale. Eretto nella metà del II secolo a.C., realizzato in tufo, travertino e stucco, con quattro colonne addossate ai muri, è un raro esempio di architettura greco-italica.
Rifatto nel I secolo a.C. è maestoso, anche se di modeste proporzioni.
Consacrato a Chiesa di Santa Maria Egiziaca, nell'anno 872 fu poi ceduta agli Armeni.
Nell'interno sono conservati resti di pitture.