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Castel Sant'Angelo (Mausoleo di Adriano)

Piazza Adriana - 00193 Roma
Borgo [R.XIV]
Prati [17A]

Si chiama Mausoleo di Adriaon (Hadrianeum, o Mole Adriana) il grandioso monumento romano, di complessa struttura, situato presso la riva destra del Tevere, in posizione dominante.

E' lo stesso Imperatore Adriano che, nel 135 d.C., tre anni prima di morire, volle un nuovo sepolcro per se e la sua famiglie, in alternativa al Mausoleo di Augusto dove non vi è più spazio per sepolture. Disegna la struttura e lo fa costruire, negli horti di Domizia nel Colle Vaticano, dall'architetto Demetriano per farne la sua tomba, verrà finito nell'anno 139 da Antonino Pio.Nel mausoleo vennero sepolti tutti gli imperatori da Adriano a Caracalla.

E' costituito da un grande basamento quadrato di 89 metri di lato ed alto 15 su cui si elevava un corpo cilindrico di 64 metri di diametro e di 21 di altezza, di travertino e peperino, sormontato da un tumolo di terra con pinte funerarie, tra una corona di statue, e al centro una statua dell'Imperatore raffigurante il Sole che guida una quadriga in bronzo.

Nel 350 l'imperatore Onorio lo incorpora nelle Mura Aureliana, sulla riva sinistra del Tevere, costruite nel 271, recingendolo con mura turrite, ed inaugurò il suo nuovo destino del mausoleo facendone una testa di ponte fortificata di là dal fiume, che fu capace di sostenere gli assalti dei Goti di Alarico nel 410 e di Vitige nel 537, ma le decorazioni andarono distrutte nei saccheggi.

Nell'anno mille, Teodorico, re dei Visigoti, lo fortifica e ne fa una prigione e successivamente i Papi ne fanno il loro caposaldo usandolo come abitazione d'emergenza e come prigione.

Il suo nome deriva, secondo la leggenda, dall'apparizione sulla cima della mole dell'Arcangelo Gabriele che rinfodera la spada. E' il 29 agosto del 590, Papa San Gregorio I "Gregorio Magno", ordinò una grande e
solenne processione per scongiurare la peste, durante la quale si verificò la visione dell'Angelo, come nunzio della cessazione della peste.

Da quel giorno la mole fu chiamata Castel Sant'Angelo e sulla sua cima fu posto un angelo di legno. Le piogge fanno marcire l'Angelo che viene sostituito con uno in marmo, ma cade in pezzi, il terzo precipita colpito dal fulmine ed il quarto, in bronzo, viene fuso, nel 1527, per farne cannoni.
Il quinto, in marmo, verrà rimosso e posto nel cortile delle "palle" dove è tutt'ora ed è sostituito dall'attuale in bronzo scolpito dal fiammingo Werschaffelt nel 1753.

Divenuto nel X secolo castello e abitazione di Alberico e di Marozia, si chiamò poi torre dei Crescenzi.
Restaurato nei 1277 da Nicolò III, rischiò d'essere demolito dai Romani seguaci di Urbano VI, durante la Scisma d'Occidente.

Dal 1500 vi passarono tutti i Papi del Rinascimento: Leone X vi fa costruire un ascensore rudimentale. Clemente VII un bagno e una stufa.

Vari Papi ne potenziarono la funzione militare e sistemarono sontuosamente gli ambienti interni, nel Rinascimento fu abbellito nelle sue stanze e fortificato, sicché nel 1527 poté essere il caposaldo del potere papale in Roma, della difesa della città contro gli assedia e servì da luogo di rifugio e da prigione, era collegato al Vaticano tramite il "passetto".

Il 13 dicembre 1347 vi si rifugiò Cola di Rienzo alla sua prima caduta. Nel 1527 vi si rinchiuse Clemente VII per scampare alle soldatesche di Carlo V che saccheggiavano la città.

Vi si consumarono molti assassini e tra tanti che stettero prigionieri vanno ricordati il Cellini nel 1528, i Cenci, giordano Bruno e nel '700 il Cagliostro.

Dopo l'occupazione francese della fine del XVIII secolo, non fu più dimora papale, ma caserma e prigione. Durante il Risorgimento il castello fu carcere politico.

Con l'avvento del governo italiano fu adibito a prigione e caserma fino al 1901, quando, per impulso del generale Mariano Borgatti, se ne iniziò lo sgombero e, convenientemente restaurato, in parte fu trasformato in museo dell'esercito italiano (Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo).

L'antistante Ponte Sant'Angelo, che lo collega con la città, antico ponte Elio costruito da Adriano (133-34), divenne un passaggio obbligato per i pellegrini diretti a San Pietro che, durante il giubileo nel 1450,
causarono il crollo delle spallette.

Le statue degli Angeli sul ponte, ordinate da Papa Clemente IX, furono disegnate dal Bernini nel 1669. Benedetto XIV(1740-58) lo coronò con la statua dell'Angelo.

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