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Colosseo

Via dei Fori Imperiali - 00186 Roma
Celio [R.XIX]
Zona Archeologica [1X]

Considerato il simbolo della eternità di Roma, è il monumento più grande della romanità ed il più nobile per austerità e purezza di stile.

Prende questo nome dal latino "colosseus", "colossale", dalla colossale statua di Nerone raffigurato come dio Sole che, con i suoi 35 metri, era la più grande statua bronzea mai eseguita, ma il suo vero nome è Anfiteatro Flavio, poiché fu realizzato dai Flavi, importante famiglia Romana.

Iniziato da Vespasiano nell'anno 72 d.C. sul luogo del prosciugato stagnum, laghetto artificiale della Domus Aurea (Villa di Nerone), quasi a voler restituire al popolo la parte della città occupata dalla scandalosamente immensa dimora di Nerone.

Fu ultimato ed inaugurato, nell'anno 80 dal figlio Tito, con festeggiamenti considerati, ancora oggi, il più grande spettacolo del mondo nel più grande anfiteatro del mondo: il Colosseo. Alla presenza di 70 mila romani, venuti da tutte le parti dell'Impero morirono 5 mila animali e 2 mila gladiatori in uno spettacolo durato ininterrottamente giorno e notte per 100 giorni.

Domiziano lo completò con l'ultimo ordine di gradinate e un grande tendone (velarium) manovrato da 100 marinai ripara di giorno gli spettatori dal sole mentre la notte viene illuminato da migliaia di fiaccole.

Il grandioso monumento ha forma ellittica con l'asse maggiore di metri 188 e quello minore di metri 156 con una circonferenza di 527, poggia su una piattaforma di 13 metri di spessore, e l'enorme perimetro si innalza per 57 metri, con tre piani sovrapposti di arcate su pilastri contro cui sono addossate le semicolonne dei tre ordini dorico, ionico e corinzio. Corona l'edificio un quarto ordine di snelle lesene corinzie contro muratura piena, simile a un altissimo attico, con piccole finestre rettangolari. A due terzi di altezza di quest'ordine, gira una corona di grosse mensole equidistanti.
Servivano di appoggio ai pali, i quali, infilati nei fori corrispondenti aperti nel cornicione terminale, sostenevano il velario.

Costruito con oltre 100.000 metri cubi di blocchi di travertino, in origine uniti con 300 tonnellate di grappe di ferro, poi strappate nel Medioevo lasciando i fori che ancora si vedono, con marmo all'interno, tufo, mattoni e
calcestruzzo.

Questo è il "cerchio magico" come lo chiamò Byron, questo è il più grande anfiteatro del mondo.

Realizzato in solo 8 anni è un record di grandiosità e di organizzazione, i 70 mila spettatori possono trovare il loro posto o lasciarlo in soli 3 minuti attrverso gli 80 ingressi.
All'interno sull'asse minore erano due palchi riservati uno alla Famiglia Imperiale e l'altro alle Vestali, ai Sacerdoti ed ai Magistrati, mentre la cavea era divisa in balconate e 3 settori circolari, ai quali affluivano i nobili nella
prima, i cittadini nella seconda, mentre nella terza, la più alta, affluiva la plebe. Vi erano poi altri due settori, il quarto per le donne, con sedili in legno e quindi la terrazza per chi restava in piedi. Ai settori si accedeva per mezzo di scale.

Sotto l'arena correvano le gallerie per gli animali destinati alla cacce a alle giostre, che venivano avviate dalle celle all'arena attraverso corridoi, piani inclinati e montacarichi sotterranei.

Sull'asse lungo era la porta libitinaria, da dove venivano portati fuori i cadaveri.

Per 400 anni nel Colosseo si celebra, con i riti più diversi, il trionfo della morte.

Non é storicamente provato che tra i divertimenti vi fosse quello di far mangiare i cristiani dalle belve, tuttavia la scena di vergini e apostoli che gettati nell'arena, affrontano la morte pregando ci è stato trasmesso
da antichi mosaici ed è il punto culminante di romanzi famosi come Quo Vadis e la scena madre del film Ben Hur. Il sacerdote belga Padre Delahaye, sostiene con prove che i cristiani furono si martirizzati, ma non nel Colosseo.

Molte leggende sono sorte nel Medioevo intorno al Colosseo ed è celebre quella del Venerando Beda (VII-VIII secolo) che disse: "finché starà il Colosseo starà Roma. Quando cadrà il Colosseo finirà anche Roma. Ma quando Roma finirà finirà anche il mondo".

Nell'anno 404 per decreto di Onorio furono aboliti i scontri tra gladiatori e nel VI secolo d. C. le giostre con animali.

I terremoti del 442, del 508 e sopratutto nell'851 causarono distruzioni e la caduta di due ordini di arcate. Venne più volte restaurato dai Papi Pio VII, Leone XII, Gregorio XVI e Pio IX, come attestato da numerose iscrizioni
sul posto. Danneggiato da altri terremoti nel 1231, nel 1255 e nel 1349, fu trasformato in fortezza dai Frangipane e passò poi agli Annibaldi finché nel 1312 Enrico VII lo diede al Senato ed al Popolo Romano.

I massi caduti vennero adoperati per la costruzione di palazzi e dei più noti edifici pubblici romani fino al XVII secolo quando per iniziativa di Benedetto XIV, nel 1740, il Colosseo fu consacrato alla Passione di Gesù dichiarandolo sacro per il sangue versato dai Martiri, secondo la tradizione allora accettata, e vi fu alzata una gigantesca croce.

Veri e propri interventi conservativi si ebbero a partire la fine '800, l'ultimo è stato iniziato nel 1992.

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