Fori Imperiali
Nel I secolo a.C., quando Roma era ormai la capitale di un Impero esteso dalla Spagna all'Asia Minore e contava quasi un milione di abitanti, il Foro repubblicano risultò insufficiente alle sua funzioni amministrative. Il primo a porvi rimedio fu Cesare, che decise di ampliare la zona monumentale destinata alla vita pubblica, cominciando lavori che si sarebbero protratti per oltre 150 anni, dando vita a quel grandioso complesso che sono i Fori Imperiali.
Il Forum Iulii era, come tutti quelli che vennero poi, un'ampia piazza porticata chiusa da un tempio che egli volle consacrare a Venere Genitrice, capostipite della gens Iulia.
Il Foro del suo successore e figlio adottivo Augusto è invece dominato dal tempio di Marte Ultore, cioè vendicatore, perché aveva aiutato Ottaviano a eliminare a Filippi, nel 42 a.C., Bruto e Cassio, uccisori di Cesare, che dopo la morte fu divinizzato.
Anche gli Imperatori Vespasiano e Nerva vollero crearsi un proprio spazio celebrativo e, per ultimo, Traiano realizzò il grandioso Foro e i Mercati di Traiano.