EUR
Nata nel 1937 con il nome di E42, l'Esposizione Internazionale del 1942 fu il pretesto del regime fascista per creare una intera città monumentale, la Nuova Roma Imperiale a sud della città in una zona scelta nell'intento di orientare verso il mare lo sviluppo urbano, ordinandolo intorno ad un centro satellite, avvio delle previste future espansioni per realizzare il grande sogno di portare Roma al Mare Nostrum.
Il collegamento con il centro storico della città è assicurato dalla ferrovia metropolitana e dalle grandi arterie, in particolare da Via Cristoforo Colombo che artraversa l'EUR, di cui è la spina dorsale, e che insieme a Via dei Fori Imperiali e a Via delle Terme di Caracalla collega Piazza Navona al Lido di Roma.
Gli edifici costruiti con intenzione di monumentalità e con caratteristiche di stabilità avrebbero dovuto costituire, con la rete stradale e con gli impianti dei servizi pubblici, appositamente creati, la base per la realizzazione dell'Esposizione che fu affidato ad un gruppo di architetti ed urbanisti diretti da Marcello Piacentini, che iniziarono le opere nel 1938.
Sopraggiunta la guerra i lavori furono sospesi, gli edifici in parte realizzati furono danneggiati dalle occupazioni militari tedesche ed alleate, e la zona fino al 1950 rimase una città morta in cui la vegetazione incolta non celava lo squallore degli edifici abbandonati e semidistrutti.
Nel 1951 il Governo costituì l'Ente E.U.R. - Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma, che avrebbe dovuto, in qualche modo, prendere delle decisioni sul futuro della zona.
La decisione presa fu di non demolire e distruggere l'esistente, furono ripresi i lavori, ma con una nuova direzione: i palazzi "imperiali", di megalomane memoria, vengono sì completati e ristrutturati, ma attenuati ed amalgamati ad un nuovo ambiente, un nuovo quartiere, l'EUR.
Nuovi edifici si aggiunngono ai primi, nasce la zona direzionale con il trasferimento nella zona di importanti sedi di istituzioni e di uffici pubblici, che anche sotto l'aspetto urbanistico, realizzato dall'architetto Guido Marinucci, ben si sposa con il nuovo quartiere, altamente residenziale, per le ville ed i parchi.
Con l'occasione delle Olimpiadi del 1960 un nuovo impulso fu dato all'EUR con una serie di iniziative tra cui la creazione di impianti sportivi come il Palazzo dello Sport, il lago artificiale, la piscina delle rose, il Velodromo Olimpico.
L'EUR sorge su un comprensorio di 430 ettari equamente urbanizzati tra strade, piazze e parcheggi che occupano il 28% del territorio, alla zona a verde è destinato il 25%, mentre solo il 41% della superficie è costruito da edifici, di cui il 22% di residenze private ed il 19% di edifici pubblici.
L'emblema dell'EUR è il Palazzo della Civiltà del Lavoro, detto il "Colosseo quadrato" perché ricorda il prototipo classico cui si ispirarono gli autori (Guerrini, La Padula e Romano). Ha pianta pianta quadrata su un massiccio basamento, 6 ordini di 9 arcate per ciascun lato per un totale di 216 archi e di 68 metri di altezza, quattro gruppi statuali di Morbiducci e Felci sono a quattro angoli sulla parte opposta il Palazzo dei Congressi su progetto di Alberto Libera.
Nel centro della Piazza Marconi la "Stele" dedicata a Guglielmo Marconi, alta 45 metri opera dello scultore Arturo Dazzi, realizzata con colossali blocchi di marmo di Carrara scolpiti in altorilievo e sovrapposti.
Molti gli artisti ed architetti (Bacigalupo, Brusa, Castellani, Dazzi, De Pero, Felci, Ferri, Gercini, Griselli, Guerini, Cancellotti, De Vico, La Padula, Libera, Mattioni, Minnucci, Montuori, Morbiducci, Muratori, Nervi, Paniconi, Pediconi, Piacentini, Prampolini, Ortensi, Ratti, Romano, Rosso, Severini, Scarpelli, Vitellozzi) che hanno collaborato alla realizzazione dei tanti edifici presenti all'EUR come INPS, INA, Palazzo Italia, Palazzo della Civiltà del Lavoro, i quattro Palazzi sul Piazzale Marconi, Palazzo dei Congressi, Palazzo Uffici, Museo della Civiltà Romana, Archivio di Stato e Direzione Generale Aereonautica, la chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo, Palazzo dello Sport, Ministeri delle Finanze, delle Poste, della Marina Mercantile, della Sanità, del Commercio con l'Estero, e tanti altri.