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Ostia

- Lido di Ostia
Lido di Ostia Ponente [Q.XXXIII]
Ostia Nord [13F]

Antica cittadina nata, secondo una leggenda letteraria, al tempo del Re Anco Marzio, vissuto tra il 640 ed il 614 a.C.

Il nome Ostia non ha nulla a che vedere con la sottile sfoglia di fior di farina utilizzata nel rituale della comunione; il nome di quest'ultima viene infatti dalla voce latina hostia (vittima), termine usato dagli antichi popoli per indicare la vittima che veniva offerta in sacrificio alle divinità e che, per trasposizione, i primi cristiani utilizzarono per chiamare la "particola" che il sacerdote santifica sull'altare.
Il nome "Ostia", invece, è la traduzione, sempre dalla lingua latina, di ostium (bocca del fiume), sostantivo maschile che venne usato al femminile singolare per meglio congiungersi con le parole "urbs" o "colonia" che vi si aggiungevano.

Il suo primo insediamento, il "Castrum" (Cittadella fortificata di forma quadrangolare di metri 183x120), cinto con un muro realizzato con blocchi di tufo (proveniente da Fidene), con quattro porte, nacque come porto militare di Roma per la difesa all'accesso del fiume e prese il nome di OSTIA TIBERINA - Ponte sul Tevere; il Tevere all'epoca non percorreva l'attuale ansa verso nord, creatasi nel 1575 con una inondazione che modificò
il suo corso, ma lambiva la città per poi sfociare, dopo solo 400 metri, nel Mare Tirreno.
L'antico letto, detto Fiume Morto, è ancora visibile.

Nacque così una colonia di Roma che assume sempre più maggiore importanza militare. Nel 226 a.C. risiedeva in Ostia il quaestor ostiensis, uno dei "quaestores classici" di Roma; nel 217 provvedeva al vettovagliamento, oltre che di Roma, anche all'esercito in Spagna; l'anno successivo vi attracca la flotta di Gerone; nel 215 trenta navi vi salpano dirette a Taranto; Scipione parte per la Spagna salpando da Ostia.

Nel primo secolo a.C. la Città inizia il suo vero sviluppo, ed al tempo della guerra tra Gaio Mario e Lucio Cornelio Silla fu occupata da Mario che la saccheggiò, poiché era partigiana di Silla, ma, dopo la vittoria su Mario, Silla la ricostruì, cingendola di mura per circa 2 chilometri e mezzo. Silla morì di ulcera all'età di 70 anni nel 70 a.C.
L'impronta di Silla fu essenziale per trasformare la cittadella militare in una città che diviene importante anche commercialmente; si arricchì infatti di ricche "domus", di taberne porticate, di edifici commerciali e magazzini.
Nasce il "Capitolium", realizzato in tufo, e sorgono vari templi fino al tempo di Augusto (27a.C.-14 d.C.), che realizzò il primo rinnovamento edilizio ed urbanistico creando, tra l'altro, il maestoso teatro con
l'antistante piazzale porticato; tra il 14 ed il 37, sotto Tiberio, si realizzò il Tempio di Roma e di Augusto e si aprì il primo "foro".

Ma Claudio (41 - 54 d.C.) volle che si realizzasse un vero porto a nord della foce del Tevere, e fondò PORTUS URBIS ROMAE, il porto di Roma, dove intorno sorse la città di Porto; Traiano ampliò il porto con la creazione del grandioso bacino esagonale.

L'avvento del "mattone" diede un più rapido impulso all'edilizia e in luogo delle "domus" si realizzarono ricche case con cortili porticati, dando sempre maggiore rilievo alla cittadina di Ostia; Massenzio nel 309 vi aprì una zecca, ma Costantino (306-337) la privò dei suoi diritti municipali concedendoli a Porto, che nel frattempo si estendeva ed assumeva rilevanza commerciale a danno di Ostia.

Con la sua devastazione, effettuata da Alarico nel 408 e poi da Vitige nel 537, Ostia inizia il suo decadimento e, dopo l'affermazione degli Arabi nel mediterraneo ed con il progressivo interramento del Tevere (che si allontanava sempre più dal Tirreno), nell'anno 830 perde definitivamente la sua importanza: la popolazione di Ostia Tiberina si raccoglie nel borgo fortificato, detto Gregoriopoli, costruito da Papa Gregorio IV a protezione di Roma dalle incursioni saracene.

La vecchia Città ormai abbandonata inizia, per l'incuria, la sua definitiva rovina con il crollo degli edifici e il suo lento, ma inesorabile interramento, che trasforma una città di 100 mila abitanti in una zona di cui non
rimangono che rovine; la sua estensione di 95 chilometri quadrati diventa una zona paludosa e malarica detta Stagno di Ostia.

Il secondo insediamento, che Gregorio IV volle portasse il suo nome chiamandolo Gregoriopoli, non fu in realtà mai chiamato così poiché il popolo lo definì con il nome della vecchia città di Ostia e Gregoriopoli resta solo
come nome di una piazza del vecchio borgo.
Ma anche questa nuova Ostia non ebbe grande fortuna, prima per il continuo insabbiamento della foce del Tevere che allontanava sempre più il mare dalla città, e poi a causa della deviazione del corso Tevere, che gli fece perdere il suo scopo di baluardo all'accesso del fiume, restando solo come dogana papale.

Il nuovo insediamento, nato sulla riva del Tirreno come stazione balneare, il Lido di Ostia, si sviluppa sempre più, diventando una cittadina a se stante, pur rimanendo legata a Roma del quale diviene un quartiere che verrà comunemente chiamato Ostia.

Possiamo distinguere quindi tre zone:

Ostia Scavi,
la prima città, i cui scavi archeologici iniziarono con Pio VII Giorgio Chiaramonti di Cesena salito al soglio papale nel 1800 fino al 1823;
Ostia Antica,
il Borgo di Gregoriopoli;
Ostia Lido,
il Lido di Ostia, che verrà poi definito Lido di Roma.

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