Sabato 13 Giugno 2020
#mangiare / bere #ristoranti #x migliore y
Le X migliori code alla vaccinara di Roma. Dove mangiare la regina del quinto quarto.
Uno dei piatti più veraci della cucina romanesca.
Il quinto quarto è quel che restava della mucca dopo aver venduto le parti pregiate a chi se le poteva permettere. Quindi trippa, cuore, pajata, frattaglie in genere. E coda. Questi scarti hanno finito nel tempo per acquistare una dignità e sono diventati un inesistente "quarto": il quinto.
Ne esistono un paio di versioni, differenti solo per l'aggiunta di alcuni ingredienti: pinoli, uvetta, cacao amaro, cannella, noce moscata. Ma i concetto alla base è il seguente: si fa bollire la coda con il pomodoro per molto, molto tempo (6 ore). Poi si aggiunge tanto, tanto sedano.
Dopo tanto bollire, la coda rilascia il suo tessuto connettivo: le fibre muscolari saranno tenerissime e si formerà una gustosa gelatina. Di carne effettivamente ne rimarrà poca, ma con il sugo avanzato si possono condire dei deliziosi rigatoni.
Sarà perché la coda non si trova facilmente nei supermercati e dal macellaio, sarà perché ci vuole una giornata a prepararla, sarà perché i romani sono di indole pigra ... ma raramente si cucina in casa.
Non resta che affidarci ai ristoranti che la offrono nel menù.
Non pochi ma neanche tantissimi; se possiamo dare per scontato che in un ristorante di cucina romana troveremo sicuramente l'amatriciana o la carbonara ... trovare la coda è più raro.
Nel link lista e mappa di ristoranti che nel menù hanno la coda (lista ovviamente parziale, attendiamo la vostra collaborazione per aggiunte e modifiche).
Vale la pena di ricordare che la coda si mangia in tutto il mondo; zuppe in Europa e Asia, stufati in Africa, Nord e Sud America.